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L'Uisp a L'Aquila: "Le nostra umanità, le nostre competenze per fare di più"

Continuiamo a raccontare le esperienze dei volontari Uisp di ritorno dalla tendopoli dell’Acquasanta. Gabriele Tagliati, ravennate, vicepresidente della Lega attività subacquee Uisp è stato a L’Aquila dal 22 al 29 agosto, insieme al figlio diciassettenne. Ha soggiornato in una tenda insieme ai volontari dell’Anpas del Piemonte.
“Io ho dato la mia disponibilità per lavorare nel campo di giorno e fare attività con gli anziani la sera - ci racconta – Dunque sono stato impegnato nel servizio mensa, nelle pulizie, e ho cercato di far fronte ai problemi che quotidianamente si presentano per chi vive in quelle condizioni. E’ stato importante per capire lo stato d’animo dei terremotati. Hanno tutti una gran voglia di parlare e di raccontare. Racconti che inevitabilmente si concentrano su quella tragedia, un evento dal quale non si può scappare”.

Tagliati valuta positivamente la sua esperienza e quella fatta da suo figlio, impegnato prevalentemente nelle attività con i bambini: “Estremamente formativa” dice.
“Credo che l’Uisp, in virtù del suo impegno quotidiano nelle scuole, nelle carceri, nelle periferie, abbia le capacità e le competenze per programmare un intervento più strutturale anche in situazioni di emergenza – aggiunge – C’è bisogno di più continuità sia nelle persone che nel progetto complessivo di intervento. Dobbiamo riflettere sulla possibilità di avere uno staff che, con le necessarie esigenze di turn over, possa gestire progetti di più lungo respiro, in modo che i volontari di volta in volta possano inserirsi in un lavoro comune e continuativo. Penso inoltre che sia necessaria una maggiore formazione dei volontari in partenza”.
“Possiamo fare di più – continua – Anche con una presenza ‘critica’ nei confronti della gestione del campo. L’Uisp opera benissimo ogni giorno per migliorare lo stile di vita dei cittadini, e può mettere a disposizione dei terremotati la propria esperienza e la propria umanità. L’investimento può e deve essere fatto”.

“Nel mio piccolo ho cercato di dare qualcosa – conclude - Mi ha fatto bene vedere i problemi che ci sono, altrimenti si finisce con il credere che lo stare in tenda sia come andare in campeggio”.

Chiunque fosse interessato a partire, può contattare Enrico Maestrelli, coordinatore dei volontari Uisp per l'Abruzzo, scrivendo all'indirizzo e-mail uisprociv@uisp.it, o telefonando al numero 3466807383.